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LIPU - LEGA ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI
SEZIONE DI ALCAMO (TP)
CODICE FISCALE 80032350482

 

BIRDWATCHING

La traduzione letterale del termine anglosassone di questa parola è "osservazione degli uccelli". In effetti è qualcosa di più, è un hobby che ci consente di stare a stretto contatto con la natura e di osservare animali che senza l'intelligenza e la tecnologia dell'uomo, con le loro uniche forze sono in grado di volare.
Birdwatching è decidere di compiere una passeggiata in un bosco cercando di conoscerne i segreti, è scoprire un nuovo mondo dietro casa, è condividere una passione con milioni di persone in tutto il mondo, birdwatching significa sviluppare attenzione, curiosità, spirito di osservazione.
È un'attività in cui mille aspetti si scopriranno poco per volta, in cui ognuno può trovare infiniti particolari da approfondire e che, senza controindicazioni, può accompagnarci per tutta la vita e in ogni angolo della Terra.
Per praticare il birdwatching occorrono, oltre una normale dose di pazienza, un binocolo e una guida.

 

IL BINOCOLO

Esistono moltissimi modelli ma la scelta deve essere compiuta sulla base di alcuni requisiti fondamentali, un binocolo per il birdwatching deve avere un giusto rapporto tra volume, peso e maneggevolezza.
La soluzione migliore, soprattutto per il principiante, è data dal binocolo 8x40. Queste cifre indicano: 8 il numero di ingrandimenti, 40 il diametro in mm. delle lenti esterne, quelle in cui entra la luce. Esistono binocoli con maggiori ingrandimenti (10x, 12x), sono però più ingombranti e hanno un campo visivo più ristretto, ciò comporta maggiori difficoltà nell’individuare gli animali e richiede una presa ben salda evitare osservazioni mosse. Scelto il binocolo si provvederà alla messa a fuoco e alla regolazione dell'oculare destro per adattarlo ai nostri eventuali deficit visivi. Si procederà chiudendo l'occhio destro e, girando la ruota centrale, si metterà a fuoco l'immagine. Quindi si ruoterà l'oculare destro finché si vedrà l'immagine chiara e nitida. Ora il binocolo è pronto per l'uso. Una volta individuato ad occhio nudo un animale da osservare, senza lasciare andare lo sguardo, si deve porre il binocolo tra i nostri occhi e ciò che vogliamo vedere, evitando l’errore di indossare il binocolo ed esibirsi in una frenetica ricerca “dell'animale perduto”. Con un poco di esercizio l'uso corretto del binocolo verrà naturale. Un'ultima raccomandazione: curate il vostro binocolo. Un urto, anche di lieve entità, può provocare lo spostamento del complesso meccanismo ottico pregiudicandone il funzionamento.

LA GUIDA

Importante complemento al binocolo è la guida da campo, un libro provvisto di tavole illustrate nelle quali chiari disegni e brevi descrizioni delle specie vi permetteranno una sicura identificazione. Esiste un'ampia scelta di titoli adatti a qualsiasi esigenza.
Eccone una parziale selezione:
• E. BezzeI, Il Birdwatching, ZanicheIIi, Bologna, 1985
• E. BezzeI, Uccelli passeriformi, ZanicheIIi, Bologna, 1987
• B. Bruun, A. Singer, Uccelli d'Europa, Mondadori, Milano, 1975
• M. Chiavetta, Guida ai rapaci notturni, ZanicheIIi, Bologna, 1988
• P. Hayman, Gli uccelli, A. Vallardi, Milano, 1991
• P. Hayman, R. Hume, La nuova guida del Birdwatcher, Muzzio, Roma, 2003
• E. Mezzatesta, Guida al riconoscimento degli uccelli d'Europa, G. Mondadori, Milano, 1989
• E. Mezzatesta, Birdwatching, G. Mondadori, Milano, 1987
• E. Mezzatesta, Rapaci, Edagricole, Bologna, 1989
• K. Mullarney et al. , Bird Guide, HarperCollins, London, 1999. In inglese
• R. Peterson, G. Mountfort, P. A. D. Hollom, Guida agli uccelli d'Europa, Muzzio,
Padova 1983
• Porter, Willis, Christensen, Nielsen, Guida all'identificazione dei rapaci in volo, ZanicheIIi, Bologna, 1985.

È difficile consigliare l'acquisto di una guida, infatti, la scelta va fatta in base alle esigenze personali. In ogni caso non esiste una guida perfetta, ogni volume ha le sue caratteristiche che privilegiano un aspetto piuttosto che un altro.

IL VESTIARIO

La scelta del vestiario deve essere guidata da alcune semplici regole: comodità, mancanza di parti metalliche (che producendo rumore nel momento più inaspettato possano far fuggire gli animali che stiamo osservando), assenza di colori appariscenti. Le scarpe possono essere semplici scarpe da ginnastica anche se è consigliabile l'uso di un paio di scarponcini da trekking.

RICONOSCERLI

Durante le prime uscite, gli uccelli sembreranno "tutti uguali". Naturalmente non è così. È vero che, anche per gli esperti, l'identificazione di alcune specie richiede molto impegno, ma in linea di massima è sufficiente un poco di attenzione. Non scoraggiatevi: nella maggior parte dei casi l'identificazione è più semplice di quanto si pensi. Con il tempo vedrete che vi si svilupperà il classico "occhio" e basteranno pochi secondi per permettervi di identificare la specie o perlomeno di non sbagliare di molto. Soprattutto le prime volte sarebbe indicato uscire con gente esperta che, oltre a confermare quanto da voi identificato, potrà insegnarvi molti "trucchi del mestiere" appresi in anni di osservazioni. La sezione di Alcamo della LIPU, così come quelle in tutta Italia, effettua escursioni birdwatching ed è sempre disponibile per approfondimenti, consigli, indicazioni. Ha inoltre a disposizione materiale didattico che potrà esservi utile. Se inizierete a praticare il birdwatching vi renderete conto che questa sorta di gioco al riconoscimento attraverso pochi indizi, vi appassionerà inevitabilmente e vi permetterà di entrare in un mondo nuovo e affascinante.

HABITAT

Ogni habitat è frequentato generalmente soltanto da alcune specie tipiche per questo è improbabile trovare in un bosco un animale il cui habitat è il lago. Quando ci rechiamo in un luogo predisponiamoci, quindi, ad incontrare un determinato tipo di uccelli piuttosto che un altro. Preparate un elenco delle specie che ritenete di poter osservare e con l’uso della guida memorizzate le caratteristiche principali degli animali che dovrete osservare.

LA FORMA

Nell'evoluzione di un animale, la morfologia, e il comportamento, è stato selezionato essenzialmente secondo due necessità: reperimento del cibo e riproduzione. Ogni singola piuma, ogni tonalità cromatica, sono state "costruite" con il preciso scopo di primeggiare in queste due attività. La forma del becco, delle ali, delle zampe, il colore della livrea, la silhouette, costituiscono, quindi, una vera e propria carta di identità che ci darà una serie di informazioni indispensabili sia per l'identificazione che per lo studio della specie.

IL BECCO

È costituito dalla mandibola superiore e inferiore rivestite da un astuccio corneo chiamato ranfoteca. Il becco ci da numerose informazioni sulla dieta dell’animale, Gli uccelli delle zone umide hanno becchi larghi e piatti, necessari a strappare la vegetazione sommersa come ad esempio le anatre, oppure becchi a forma di arpione o pugnale per catturare piccoli pesci, come gli aironi o il Martin pescatore.
I granivori sono dotati di becchi robusti per potere rompere i resistenti gusci dei semi di cui si nutrono; gli insettivori, al contrario, di becchi sottili più o meno allungati. I rapaci che devono strappare la carne dalle loro prede hanno un becco provvisto di uncino.
Questi sono soltanto alcuni esempi ma si può affermare che ogni specie ha un becco con una sua particolarità.

LE ZAMPE

Così come il becco, le zampe sono legate al tipo di habitat e alla dieta. Anatomicamente quella che noi chiamiamo comunemente zampa è formata dalla tibia (affiancata dal sottile perone), dal tarso fuso con il metatarso e da tre o quattro dita. Spesso l'articolazione tra tibia e tarso-metatarso è scambiata per il ginocchio : questo, invece, è nascosto tra le penne del ventre. Sono slanciate, con lunghe dita tra gli Aironi, i Cavalieri d'Italia e le Avocette, necessarie per camminare nell'acqua bassa e tra i canneti e per potere osservare da una posizione elevata le eventuali prede. Palmate tra le anatre per nuotare e per avere maggiore stabilità. Uncinate e forti tra i rapaci per potere afferrare saldamente la preda (Gheppio). Piccole e con lunghe unghie per potere camminare sul terreno erboso tra i piccoli passeriformi (Allodola).

LE ALI

La forma delle ali degli uccelli è strettamente legata al tipo di volo che essi utilizzano con più frequenza e, come visto, al tipo di ambiente. In un bosco ali grandi non consentono la fuga o la caccia, saranno, quindi, più funzionali ali corte e tozze. Un uccello che ha la necessità di raggiungere alte velocità avrà ali strette e sottili che consentono un volo privo di turbolenze. Un rapace che, invece, ha bisogno di esplorare estesi territori utilizzerà ampie ali che gli permetteranno di essere sorretto dalle correnti e di non sprecare preziose energie.

LA CODA

Altro segno caratterizzante è la coda. Lunga, corta, a rondine, convessa, ne esistono di diversi tipi.
Durante il volo, la coda ha l'importante funzione di timone e stabilizzatrice.

LE DIMENSIONI

Avere un’idea delle dimensioni di ciò che si osserva è meno facile di quanto si pensi, soprattutto se l'animale è in volo. Spesso, infatti, un uccello sembra piccolo semplicemente perché è lontano. È utile quindi tenere presenti le dimensioni di alcuni uccelli più comuni (piccione, passero), con cui potere fare dei paragoni. Ricordiamo, pero, che le grandezze riportate sono il risultato di una media di diverse misurazioni e che, quindi, non vanno considerate in senso assoluto perché all'interno di una stessa specie esiste una notevole variabilità.

IL COLORE

La livrea degli uccelli (così si chiama l’insieme dei colori del piumaggio) è quanto di più bello può trovarsi in natura. I colori variano su tutte le tonalità raggiungendo accostamenti assolutamente unici. E’ un importante segno di identificazione della specie e, molte volte, anche del sesso. Negli animali che presentano dimorfismo sessuale (maschio e femmina sono diversi), il maschio è sempre quello con i colori più vivaci. Questo perché sono i maschi che sono scelti dalle femmine. Le femmine, invece, hanno il problema opposto, devono essere visibili il meno possibile, questo perché, una volta deposte le uova, saranno per un lungo periodo di tempo, vincolate al nido e, quindi, vulnerabili. La parte inferiore delle ali è in genere di colore chiaro poiché, guardando dal basso, l'uccello può confondersi con il cielo e, quindi, passare inosservato. Questo è importante soprattutto per i predatori. La livrea, come abbiamo visto, è spesso mimetica e questo, chiaramente, in funzione dell'ambiente frequentato: una quaglia nascosta tra l'erba secca è pressoché invisibile. Altre volte i colori sono utilizzati per spaventare o per ingannare un predatore, come nel caso del Pettirosso.

IL VOLO

Con un po' d'attenzione vedremo che il volo è un importante carattere di identificazione per molti uccelli. Cerchiamo di osservare se il volo è ondulato o diretto, se è compiuto battendo le ali o semplicemente planando ad ali distese. Uno degli spettacoli più affascinanti sono i voli di parata, quei voli, utilizzati nelle parate nuziali : delle vere e proprie acrobazie aeree. Del volo osserveremo anche le fasi iniziali di decollo: tipico quello della Folaga che utilizza l'acqua come pista producendo un suono caratteristico e delle scie sull'acqua. Da osservare attentamente è la posizione assunta durante il volo: con il collo retratto a formare una S tra gli Aironi, in formazione a V tra i Cormorani, in nuvole compatte come gli Storni. Tipico del Gheppio ma utilizzato anche da altri uccelli è l'Hovering o "Spirito Santo". Questa tecnica di caccia consiste nel posizionarsi controvento correggendo continuamente la propria posizione tanto da restare immobile. In tal modo il Gheppio può controllare un'ampia zona alla ricerca dell'eventuale preda.
Com’è noto l'uomo sa associare un suono al tipo di fonte che Io ha prodotto. Questa capacità è molto utile nell'individuazione di una specie. Quasi tutti gli uccelli cantano o emettono dei versi. Forse sarebbe più corretto dire "parlano", il canto, infatti, è un vero e proprio linguaggio con i suoi messaggi di allarme, con le sue serenate d'amore, con i suoi dialetti. Con un po' d'esperienza imparerete anche voi a riconoscerli.

 

 

 

 


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